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Sbloccare le zone GEO sulle mappe Dji Fly Safe: la guida completa.

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DJI Fly Safe: la guida completa  per sbloccare le zone di volo  sulle mappe GEO   Chi possiede un drone DJI si sarà quasi certamente imbattuto, durante una normale operazione di volo, in un particolare avviso (che compare all'interno dell'applicazione) con il quale viene notificato che ci si trova in una specifica zona soggetta a delle limitazioni o restrizioni o, addirittura, di trovarsi in una situazione in cui, in seguito a un preciso avviso sullo schermo, non si riesce nemmeno ad armare i motori; situazione che genera l'inevitabile quanto comprensibile reazione di stupore misto a preoccupazione. Nelle righe che seguono, spiegherò di cosa si tratta e come è possibile bypassare questo messaggio e dunque procedere normalmente con le vostre operazioni di volo con i droni del colosso cinese.
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Droni: Altezza o distanza dal punto di decollo

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Droni: altezza massima   e   distanza dal punto   di decollo   in presenza di rilievi  Quando si effettuano operazioni UAS da un punto di decollo posto su un rilievo naturale o si effettua il sorvolo di un terreno che presenta rilievi naturali (p.es. una zona collinare/montuosa) e comunque in aree dove l' altezza massima consentita è di 120 metri AGL (Above Ground Level) e in condizioni di VLOS (Visual Line Of Sight), il drone dev'essere mantenuto a tale altezza massima con riferimento al punto più vicino alla superficie , così come disposto al punto UAS.OPEN.010 dell'allegato PARTE A, del Regolamento (UE) 2019/947 . Analogamente, se le operazioni di volo vengono effettuate in presenza di rilievi naturali quale per esempio una scogliera, un dirupo, uno strapiombo, posto a 200 metri s.l.m. e desideriamo portare il drone nel vuoto/precipizio, tale concetto dev'essere trasferito anche in tale ambito con la differenza che in questo caso - fermo restando le con...
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Droni di classe C0: altezza massima

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Droni di classe C0:   da quale punto viene   considerata l'altezza   massima 120 metri  La questione relativa al limite di altezza massima raggiungibile (dove concesso dalle mappe D-Flight) tiene banco ormai da diversi mesi ed è diventato uno degli argomenti più discussi tra gli "addetti ai lavori" ma anche quello che ha generato più dubbi nei semplici appassionati.   Come verrà regolamentata in tal senso l'operatività degli UAS con  la marcatura di classe C0? E quella degli UAS dello stesso segmento privi di marcatura di classe? Rispondiamo a questi interrogativi. Per ottemperare a quanto disposto dal  Regolamento (UE) 2019/945 , PARTE 1 dell'Allegato, tu tti gli UAS commercializzati con la nuova marcatura di classe C0  (con MTOM < 250 g) che saranno immessi sul mercato dal 1 gennaio 2024, dovranno avere un'altezza massima raggiungibile di 120 metri dal punto di decollo  e tale limitazione verrà bloccata via firmware dal produttore...
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Droni: questione di MTOM

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La questione MTOM   da gennaio 2024  Tutte le case produttrici dal 2024 dovranno commercializzare soltanto UAS recanti l'etichetta con la nuova marcatura di classe CE (C0, C1, C2, C3...) ovvero, dovranno soddisfare le previsioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/945  della Commissione europea. Inoltre, sempre con decorrenza 1 gennaio 2024, cesserà di esistere anche la "Limited Open Category" poiché verrà abrogato l'articolo 22 del Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/947 per effetto del quale tutti gli UAS privi di nuova marcatura di classe CE, possono essere impiegati nelle sotto categorie A1, A2 e A3 fino al 31 dicembre 2023. Ne abbiamo parlato qui . Questione di peso... Ed entriamo nel cuore della faccenda. Infatti, l' articolo 22 (che, come già detto, verrà abrogato) fa riferimento alla massa al decollo , mentre l' articolo 20  - che disciplinerà l'impiego degli UAS senza marcatura di classe dal prossimo anno - parla di MTOM , ovvero di mas...
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D-Flight attiva Drone Operation Area

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D-Flight: il nuovo servizio per gli operatori UAS In un articolo di qualche giorno fa avevo accennato alla possibilità che ENAC - con la scadenza ormai prossima del 1 luglio 2020 indicata all'articolo 8, comma 2 del regolamento - potesse introdurre un sistema che permettesse agli operatori impiegati in operazioni con APR sul territorio italiano di indicare la propria posizione sulla mappa e l'orario di inizio e di fine della sessione di volo. Ebbene D-Flight, procedendo a piccoli passi con l'introduzione di nuovi servizi sulla piattaforma, lo scorso 16 giugno 2020 ha lanciato sul proprio portale un nuovo servizio per tutti gli operatori SAPR. Nasce, infatti, Drone Operation Area che consentirà, in maniera facoltativa e assolutamente anonima, di rendere disponibile e visibile la propria missione a tutti gli altri utenti. Vediamo come funzionerà. Sarà possibile, dopo aver selezionato un punto sulla mappa, disegnare un'area (si potrà scegliere tra un poligono o un ce...
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