FAQ droni minori di 250 g con EASA
1) Devo essere in possesso di un attestato di competenza (patentino droni)?
NO. Il regolamento europeo, anche dopo il 31/12/2023, dispensa i piloti di UAS di peso < 250 g dall'obbligo di conseguimento di un attestato di competenza (patentino).
2) Devo essere registrato come operatore su sito D-Flight?
SI. Se l'UAS, indipendentemente dal peso, è equipaggiato con una videocamera e/o altro dispositivo atto a captare dati sensibili che potrebbero violare la privacy delle persone, l'operatore e/o il proprietario del UAS, devono registrarsi presso l'organismo deputato dallo Stato membro in cui risiede. In Italia la registrazione dev'essere effettuata sul portale D-Flight.
Consulta la nostra guida completa alla registrazione sul portale D-Flight.
3) Devo essere assicurato?
SI. Tutti i piloti che conducono operazioni con UAS di qualsiasi peso, devono stipulare una polizza assicurativa di Responsabilità Civile verso terzi adatta allo scopo, secondo le disposizioni del nuovo Regolamento europeo e confermate dall'art. 27 del Regolamento UAS-IT pubblicato il 4 gennaio 2021 da ENAC che fissa, inoltre, dei massimali non inferiori ai parametri minimi di cui alla tabella dell'art. 7 del regolamento CE 785/2004, pari a 750.000 DSP (diritti speciali di prelievo) equivalenti, al cambio attuale, a circa 900.000 euro.
È utile sottolineare che, nonostante con l'applicazione del nuovo Regolamento europeo sia decaduta la distinzione tra uso hobbistico e professionale degli UAS, le compagnie assicurative distinguono ancora le due polizze e le relative tariffe.
4) Il mio UAS deve essere dotato di transponder?
NO. Nonostante tale obbligo sia previsto dal Regolamento europeo e sarà esecutivo con la sua piena applicazione, ovvero dal 1 gennaio 2024, a tutt'oggi sono ancora in piena fase di studio diverse soluzioni. Al momento tale obbligo, in Italia, è assolto con l'applicazione di un QR-Code rilasciato da D-Flight.
In ogni caso, anche dopo il 31 dicembre 2023, tutti gli UAS di peso <250 g, non avranno l'obbligo del sistema di identificazione remota a distanza (transponder), salvo particolari disposizioni eventualmente emanate dall'Autorità competente dello Stato membro (ENAC).
5) Posso usare il mio drone per lavoro?
SI. Dal momento che con l'applicazione della nuova Normativa europea è decaduta la distinzione tra uso hobbistico e uso professionale degli UAS, è possibile svolgere anche attività lavorativa nella categoria Open.
6) Come dev'essere inteso il concetto di privacy quando si parla di droni?
La privacy è uno dei punti fondamentali del nuovo Regolamento europeo. Per tale ragione non si devono riprendere troppo da vicino: persone (quanto basta perché i volti siano riconoscibili), abitazioni, numeri di targa di automobili e/o, più in generale, dati sensibili di soggetti terzi che non sono adeguatamente informati sullo svolgimento delle operazioni di volo, sulla natura delle riprese e sull'utilizzo che si intende fare del materiale prodotto. In caso di pubblicazione (p.es social) è sempre necessario ottenere l'autorizzazione preventiva.
7) Dove è possibile volare con il drone?
È importante, prima di iniziare una operazione con UAS, consultare la cartografia disponibile sul sito D-Flight per individuare eventuali aree vietate e/o con specifiche limitazioni. Inoltre, se necessario, si devono approfondire i rimandi presenti presenti sulle mappe D-Flight, consultando le AIP sul portale ENAV.
8) Quali sono le altezze e le distanze massime di volo?
Fino al 31/13/2023
Se non diversamente indicato sulle mappe D-Flight, l'altezza massima consentita è di 120 m dal punto più vicino alla superficie e il volo deve essere sempre condotto in condizioni di VLOS, ovvero è possibile allontanare l'UAS dal pilota remoto, fino a una distanza tale che consenta a quest'ultimo il controllo e la perfetta visibilità, senza l'ausilio di binocoli (o altri dispositivi), ma solo ad occhio nudo e/o con occhiali da vista e da sole.
Dal 1 gennaio 2024
Se non diversamente indicato sulle mappe D-Flight, l'altezza massima consentita per le operazioni con UAS privi di marcatura di classe CE e senza MTOM certificata è di 120 m dal punto di decollo e il volo deve essere sempre condotto in condizioni di VLOS, ovvero è possibile allontanare l'UAS dal pilota remoto, fino a una distanza tale che consenta a quest'ultimo il controllo e la perfetta visibilità, senza l'ausilio di binocoli (o altri dispositivi), ma solo ad occhio nudo e/o con occhiali da vista e da sole.
9) Posso volare in città?
SI. Rispettando le limitazioni indicate sul portale D-Flight e le eventuali disposizioni delle Autorità di Pubblica Sicurezza e/o ordinanze delle Amministrazioni locali, tutti gli UAS di peso < 250 g possono volare in aree urbane e sorvolare persone non coinvolte - fermo restando che è sempre preferibile allontanarsi e ridurre al minimo il tempo di stazionamento su di esse - a condizione di:
a) non effettuare operazioni nelle aree soggette a limitazioni e/o non permesse, come riportato sulle mappe D-Flight e senza aver ottenuto l'autorizzazione da coloro che hanno richiesto la riserva dello spazio aereo (siti istituzionali, Prefetture, carceri, Beni culturali, etc).
b) effettuare le operazioni in condizioni di VLOS e rispettando l'altezza massima di 120 m (salvo se non diversamente indicato sulle mappe nel portale D-Flight).
c) non sorvolare MAI assembramenti di persone (vale per tutti gli UAS indipendentemente dal peso) e nel caso in cui si attiva la funzione "follow me" (seguimi), la distanza tra il pilota remoto e l'UAS, non deve essere mai superiore a 50 metri.
10) Posso volare di notte?
SI. Il volo notturno è permesso a tutti gli UAS ma questi devono essere equipaggiati con un sistema di illuminazione che permetta di individuarne l'orientamento ed essere controllati dal pilota in assoluta sicurezza. Queste luci non devono però essere di tipo aeronautico per non essere confusi con gli aeromobili con equipaggio. Il Regolamento europeo (UE 2020/639) dispone che, dal 1 luglio 2022, su tutti gli UAS impiegati in operazioni notturne, dovrà essere presente e attiva una luce verde lampeggiante.
11) Posso volare sulle spiagge d'estate?
SI. EASA ha stabilito che gli UAS che operano nella Open Category non sono soggetti al regolamento SERA (regole dell'aria standardizzate europee) che comprendono anche le nostre RAIT. Queste prevedevano appunto il divieto di sorvolo delle spiagge e in generale di tutta la costa italiana dal 1 giugno al 30 settembre (RAIT 5005 par. 1 - ex RAIT 5006).
12) Devo avere un manuale delle operazioni?
NO. Tutte le operazioni effettuate con UAS nella Open Category non prevedono il possesso di un manuale delle operazioni. Dunque è sufficiente portare sempre con sé il libretto delle istruzioni fornito dal produttore.
13) Posso pilotare il drone in FPV?
SI. Un UAS può essere pilotato in FPV, anche in categoria Open e Limited Open, a condizione che, a fianco del pilota, sia presente un osservatore che tenga costantemente l'UAS sotto la sua linea visuale, senza l'ausilio di strumenti aggiuntivi (binocoli, etc, ma sono ammessi occhiali da vista.) e che possa comunicare con il pilota in caso di emergenza. È comunque ammessa un'eccezione. Ovvero, nel caso in cui il pilota è costretto a un atterraggio d'emergenza lontano dalla propria posizione, l'osservatore può avvalersi di un binocolo per assistere il pilota per effettuare l'atterraggio in totale sicurezza.
Edi Vad