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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

D-Flight: zone P, R e D: cosa sono e come identificarle

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Zone P, R e D:   cosa sono e come   identificarle   sulle mappe D-Flight  Ci occupiamo di un altro argomento molto dibattuto e che genera molte perplessità e tantissima confusione tra gli appassionati. Sto parlando delle zone P  ( prohibited , ovvero proibite/vietate), delle zone R ( restricted , ovvero regolamentate) e delle zone   D ( dangerous , ovvero pericolose), normate dalla circolare ATM-09A  e in cui ci si imbatte consultando le mappe D-Flight  (leggi la guida  qui ). Cosa sono e perché vengono istituite? Le zone P , R e D sono piccole porzioni di spazio aereo i cui limiti sono definiti attraverso coordinate geografiche (o specifici riferimenti a punti geografici) che prendono il nome di limiti orizzontali ; quote inferiori - che generalmente coincidono con la superficie ( ground GND o surface SFC ) ma che possono anche partire da una determinata quota rispetto alla superficie - e quote superiori che prendono il nome di limiti verticali . Sono istituite nei casi in
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I NOTAM su d-flight: cosa sono e come interpretarli correttamente

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I NOTAM sulle mappe   D-Flight:   come leggerli   e interpretarli correttamente  Capita spesso che quando desideriamo effettuare un volo con il nostro drone, magari per catturare immagini mozzafiato in uno degli innumerevoli e incantevoli scenari che il nostro Paese ci offre con lo scopo di condividerle poi con gli amici, la prima cosa che facciamo è consultare , come da prassi, le mappe di D-Flight (leggi la vostra guida qui ) per verificare la presenza di eventuali limitazioni. Capita anche, che tra queste limitazioni, ci si imbatta in alcuni avvisi composti per lo più da una serie di codici, cifre e in genere caratteri dei quali si ignora il significato. Sono i  famigerati NOTAM .  I l più delle volte la prima reazione è quella di lasciarsi andare a simpatiche e a volte colorite esclamazioni, in quanto non si è sufficientemente preparati per leggerli nel modo corretto. Ma cosa sono i NOTAM e come si interpretano questi "strani" avvisi? La sigla è l'acronimo di NO ti
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Droni: zone geografiche UAS

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Zone geografiche UAS:  come riconoscerle e  interpretarle   correttamente  Il  Regolamento UAS-IT , in vigore dal 04 gennaio 2021, che disciplina gli aspetti normativi di competenza dell'Autorità Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) e che integra il Regolamento di Esecuzione europeo (UE) 2019/947 , regolamenta gli spazi di volo sul territorio italiano per le operazioni con i droni in prossimità di aeroporti (civili e militari), eliporti, avio/eli/idrosuperfici che prendono il nome di zone geografiche UAS . Queste sono istituite (per motivi di safety e security ) e definite, rispettivamente nell'articolo 5 e 6, nella circolare ATM-09A e pubblicate nelle AIP Italia e riportate sul portale D-Flight (leggi la guida su come leggere e interpretare le mappe qui ). Ma cosa sono e come devono essere interpretate queste zone? Le zone geografiche UAS sono dei volumi di spazio aereo che si estendono da una certa quota (che vedremo in dettaglio più avanti) e si estendono fin
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Droni: Altezza o distanza dal punto di decollo

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Droni: altezza massima   e   distanza dal punto   di decollo   in presenza di rilievi  Quando si effettuano operazioni UAS da un punto di decollo posto su un rilievo naturale o si effettua il sorvolo di un terreno che presenta rilievi naturali (p.es. una zona collinare/montuosa) e comunque in aree dove l' altezza massima consentita è di 120 metri AGL (Above Ground Level) e in condizioni di VLOS (Visual Line Of Sight), il drone dev'essere mantenuto a tale altezza massima con riferimento al punto più vicino alla superficie , così come disposto al punto UAS.OPEN.010 dell'allegato PARTE A, del Regolamento (UE) 2019/947 . Analogamente, se le operazioni di volo vengono effettuate in presenza di rilievi naturali quale per esempio una scogliera, un dirupo, uno strapiombo, posto a 200 metri s.l.m. e desideriamo portare il drone nel vuoto/precipizio, tale concetto dev'essere trasferito anche in tale ambito con la differenza che in questo caso - fermo restando le condizioni
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Droni di classe C0: altezza massima

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Droni di classe C0:   da quale punto viene   considerata l'altezza   massima 120 metri  La questione relativa al limite di altezza massima raggiungibile (dove concesso dalle mappe D-Flight) tiene banco ormai da diversi mesi ed è diventato uno degli argomenti più discussi tra gli "addetti ai lavori" ma anche quello che ha generato più dubbi nei semplici appassionati.   Come verrà regolamentata in tal senso l'operatività degli UAS con  la marcatura di classe C0? E quella degli UAS dello stesso segmento privi di marcatura di classe? Rispondiamo a questi interrogativi. Per ottemperare a quanto disposto dal  Regolamento (UE) 2019/945 , PARTE 1 dell'Allegato, tu tti gli UAS commercializzati con la nuova marcatura di classe C0  (con MTOM < 250 g) che saranno immessi sul mercato dal 1 gennaio 2024, dovranno avere un'altezza massima raggiungibile di 120 metri dal punto di decollo  e tale limitazione verrà bloccata via firmware dal produttore e non vi sarà alcuna p
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Droni: questione di MTOM

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La questione MTOM   da gennaio 2024  Tutte le case produttrici dal 2024 dovranno commercializzare soltanto UAS recanti l'etichetta con la nuova marcatura di classe CE (C0, C1, C2, C3...) ovvero, dovranno soddisfare le previsioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/945  della Commissione europea. Inoltre, sempre con decorrenza 1 gennaio 2024, cesserà di esistere anche la "Limited Open Category" poiché verrà abrogato l'articolo 22 del Regolamento di Esecuzione (UE) 2019/947 per effetto del quale tutti gli UAS privi di nuova marcatura di classe CE, possono essere impiegati nelle sotto categorie A1, A2 e A3 fino al 31 dicembre 2023. Ne abbiamo parlato qui . Questione di peso... Ed entriamo nel cuore della faccenda. Infatti, l' articolo 22 (che, come già detto, verrà abrogato) fa riferimento alla massa al decollo , mentre l' articolo 20  - che disciplinerà l'impiego degli UAS senza marcatura di classe dal prossimo anno - parla di MTOM , ovvero di mas
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Droni: come e dove volare in regola?

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Le regole   di base   e gli adempimenti   necessari per    volare in   regola con i droni  Premessa  Dall'applicazione (il 31 dicembre 2020) del nuovo Regolamento europeo EASA (UE) 2019/947 , tante sono state le novità introdotte volte a regolamentare e armonizzare, in maniera univoca, la disciplina del volo con i droni (UAS) nei vecchio continente. E in realtà, proprio mentre scriviamo queste righe, si profila all'orizzonte una nuova deadline ; ovvero la data che ci condurrà alla piena applicazione del Regolamento che la Commissione, dopo vari differimenti, ha fissato per il 1 gennaio 2024 .   Ma ci arriveremo tra poco! Tanta confusione! Ancora oggi, però, in molti hanno non poche difficoltà a districarsi tra articoli, paragrafi e commi, con il risultato che l'utente si trova a ricorrere a infinite ricerche sul web o chiedere consigli sui gruppi social, pur di venirne a capo e fugare i tanti dubbi. Ma queste pratiche si traducono il più delle volte in una vera e propria t
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