Divieto di sorvolo delle spiagge

ENAC approfondirà la questione dei sorvoli delle spiagge

Com'è noto il Regolamento Edizione 3 dell'11 novembre 2019 non menziona le spiagge in nessuno dei 38 articoli di cui è composto. E questo è di per sé quantomeno singolare dal momento che, come ormai abbiamo imparato da qualche tempo (quasi fosse una filastrocca), dal 1 giugno al 30 settembre e dunque con l'avvento della bella stagione, i droni hanno il divieto assoluto di sorvolo del litorale italiano (inclusi porti, banchine, scogliere, etc.) entro ed oltre 100 metri dalla linea di costa. La risultante è una doppia linea rossa continua che campeggia sulla mappa della nostra penisola, sul sito D-Flight e si estende per i circa 8.000 chilometri dello sviluppo costiero dell'intero stivale.

In realtà, questa è una norma "presa in prestito" dalle Regole dell'aria Italia edizione 3 del 22 dicembre 2016 e più in particolare della RAIT.5006. È opportuno quindi precisare che tale disposizione è rivolta agli aeromobili con equipaggio.

Tuttavia i droni fino a 25 Kg sono considerati aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e dunque, da qualche anno, tale regola viene applicata anche a questi ultimi con il conseguente divieto di sorvolo delle spiagge, soprattutto alla luce del fatto che nessun drone può volare ad un'altezza maggiore di 120 metri AGL a meno di specifiche autorizzazioni da parte di ENAC.

Ad essere maggiormente penalizzato da questo divieto, fermo restando che il coro di protesta si solleva anche dai tantissimi utenti che si sono avvicinati ai droni a livello hobbistico, è senz'altro il settore professionale con la conseguente perdita di opportunità di lavoro aereo quali ispezioni, verifiche strutturali, mappature, etc.

In passato tale problematica era stata affrontata a più riprese, soprattutto dalle Associazioni di categoria ed in particolare da Aopa Italia (Aircraft Owners and Pilots Association) e le richieste di chiarimenti ed eventuali deroghe erano state rivolte a ENAC e sistematicamente rispedite al mittente.

Sebastiano Veccia
L'ing. Sebastiano Veccia (ENAC)

L'argomento è tornato in auge il 23 giugno scorso, in occasione della terza puntata di DRONI IN ATTESA DEL REGOLAMENTO la diretta streaming del canale RWDC di cui vi ho parlato nel mio articolo transponder: nessun obbligo da luglio nella quale l'ing. Sebastiano Veccia (vice direttore della vigilanza tecnica ENAC), sollecitato dal direttore di uno dei Web Magazine italiani più noti del settore, ha dichiarato che 

"certamente la questione merita un approfondimento"

lasciando intendere che l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile è pronto a sedersi a un tavolo per discutere l'eventualità di mitigare il divieto di sorvolo delle spiagge d'estate che suona quasi come un dietrofront sulle attuali e penalizzanti disposizioni del regolamento e che, se dovesse effettivamente aver luogo, accontenterebbe l'esercito di appassionati (sono stati circa 30 mila gli attestati di competenza per operazioni non critiche rilasciati dall'inizio di marzo ad oggi - Nda.) e i migliaia di professionisti che potrebbero così tornare a sorridere.

Si potrebbe ad esempio ipotizzare una modifica che permetta il sorvolo in determinate fasce orarie in cui le spiagge risultino ragionevolmente meno popolate e dove non si preconfigurerebbero le condizioni per degli assembramenti.

Non resta dunque che attendere che la promessa venga mantenuta da ENAC e che presto si possa tornare a volare in estate (sempre nel rispetto della normativa e degli spazi aerei) sulle nostre meravigliose coste; sia per i professionisti, ma anche semplicemente per i tanti amanti delle riprese che avrebbero dunque la possibilità di catturare gli innumerevoli scorci mozzafiato che solo nostro Bel Paese è capace di regalare.

Autore:
Edi Vad
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