EASA apre alla marchiatura CE retroattiva

Marcatura di classe retroattiva: la Commissione europea definisce i dettagli

Torniamo su un argomento che sta tenendo banco negli ultimi mesi e che desta l'interesse dei tantissimi appassionati possessori di droni.

Com'è ormai noto, dal 31 dicembre 2020, dovrà essere applicato il nuovo Regolamento Europeo EASA che disciplinerà il volo dei droni nel vecchio continente.

In particolare, come avevo scritto nell'articolo i droni di oggi con EASA, tutti gli UAS fino a 25 Kg, privi del nuovo marchio di classe CE, verranno classificati in via transitoria nelle Limited Open Category, e nelle sotto categorie A1, A2 e A3, istituite per garantire adeguati livelli di sicurezza in assenza dei requisiti tecnici imposti dal regolamento (la nuova marchiatura CE).

Ma, dal 1 gennaio 2024, per tutti i produttori, scatterà l'obbligo di immettere sul mercato europeo esclusivamente UAS con il nuovo marchio di classe CE, con il conseguente declassamento nella sotto categoria A3 di tutti i droni con MTOM maggiore o uguale a 250 g che ne saranno sprovvisti.

Easa retroattività marchio CE

In seguito all'uscita del nuovo DJI Mavic Air 2, avvenuta alla fine dello scorso aprile, si è parecchio discusso sulla possibilità che il nuovo drone cinese, avendo quasi tutti i requisiti tecnici necessari, potesse essere marchiato C1 e dunque volare con i vantaggi di tale categoria, generando peraltro tanta confusione anche tra gli addetti ai lavori che avevano erroneamente diffuso in tal senso alcune notizie imprecise.

Infatti, tralasciando il fatto che l'Air 2 non è stato immesso sul mercato con il nuovo marchio CE, come confermato dall'articolo 22 del Regolamento di esecuzione UE 2019/947, il nuovo nato di casa DJI non avrebbe comunque potuto fregiarsi di tale vantaggio, complice il suo peso di 570 grammi, almeno fino al 1 gennaio 2024.

In ogni caso, l'attuale impianto normativo non consente la retroattività della nuova marcatura CE, come confermato anche dal Program Manager Drones EASA ing. Natale Di Rubbo in occasione del Roma Drone Webinar Channel dello scorso 23 giugno, sollecitato dalla precisa domanda di Danilo Scarato di Quadricottero News.

EASA sul marchio CE retroattivo

Ma proprio pochi giorni fa (notizia esclusiva di Quadricottero News), lo stesso ing. Di Rubbo, si è premurato di contattare Danilo Scarato per informarlo che la Commissione Europea, in accordo con EASA, sta definendo i dettagli per fare un retrofit e dare quindi la possibilità a tutti i costruttori dei droni attualmente immessi sul mercato e sotto la propria responsabilità, di richiamare i propri prodotti, applicare (se possibile) le necessarie modifiche hardware e firmware per renderli rispondenti ai requisiti tecnici richiesti e quindi applicare il nuovo marchio CE con la classe adeguata.

Ottime notizie, dunque, per tutti i possessori di Mavic Air 2 e per coloro che intendono acquistarlo poiché, quando verrà ufficializzata la possibilità di marchiare retroattivamente gli attuali APR, per l'Air 2 sarà poco più che una formalità ottenere il marchio C1. Ma potranno gioire anche gli appassionati che hanno acquistato un drone privo di nuovo marchio CE con massa operativa al decollo <900 g (< 80 J) se i costruttori, in base alla fattibilità e soprattutto alla convenienza dal punto di vista commerciale, decideranno di offrire questa possibilità.

Autore:
Edi Vad
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Commenti

  1. Ciao, viste le continue news, ho perso il "filo" delle opportunità... Ovvero aiutami a interpretare ciò che di significa per il Mavic Air 2...

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